Possibile ravvedersi in caso di CU inviata in ritardo
Il Fisco cambia orientamento e spezza con il passato: il ravvedimento non è più negato

È ammissibile ricorrere all’istituto del ravvedimento operoso se l’invio della Certificazione Unica venga effettuato oltre i termini ordinariamente previsti.
A precisarlo, ribaltando quanto sostenuto finora, è stata l’Agenzia delle Entrate. Secondo quando precisato dal Fisco, se il sostituto trasmette all’Agenzia delle entrate e rilascia al percipiente una CU tardiva o rettificativa, il contribuente potrà esibirla al CAF o al professionista abilitato affinché quest’ultimo ne tenga conto ai fini della predisposizione o dell’eventuale rettifica della dichiarazione dei redditi. Soltanto nel 2015 il Fisco aveva escluso l’utilizzo del ravvedimento in caso di Certificazioni inviate in ritardo. Il nuovo chiarimento è contenuto nella Circolare n. 12/E pubblicata dall’Agenzia delle Entrate lo scorso 31 maggio.