Equità di genere, la domanda di esonero nel 2022 non dev’essere ripresentata
L’esonero contributivo è automaticamente riconosciuto per tutti i 36 mesi di validità della certificazione
I datori di lavoro privati che hanno già presentato nel 2022 la domanda di esonero che premia la promozione della parità di genere nel mondo del lavoro (e che siano in possesso di un certificato di parità di genere conforme a quanto previsto dalla legge) non devono ripresentare domanda, in quanto, a seguito dell’accoglimento della stessa, l’esonero contributivo è automaticamente riconosciuto per tutti i 36 mesi di validità della certificazione.
A precisarlo è stato recentemente l’INPS tramite un apposito messaggio (
Dai nuovi chiarimenti consegue, pertanto, che, qualora la medesima posizione aziendale abbia già ricevuto un accoglimento della domanda presentata nel 2022, la domanda inoltrata per la certificazione conseguita nell’anno 2023 sarà respinta.
I datori di lavoro privati che hanno presentato domanda, indicando erroneamente un periodo di validità della certificazione inferiore a 36 mesi, potranno beneficiare dell’esonero per l'intero periodo legale di validità della certificazione stessa, in quanto l’INPS procederà d’ufficio alla sanatoria delle relative domande e al riconoscimento dell’esonero per l’intero periodo spettante.