Congedo matrimoniale, ecco come funziona
A chi spetta, quanto dura, come e quando presentare la relativa domanda

Un utile strumento che devono conoscere i lavoratori dipendenti che hanno intenzione di sposarsi è il congedo matrimoniale loro riservato dalla legge e dai vari CCNL.
Innanzitutto è bene chiarire che il congedo in parola spetta in caso sia di matrimonio che di unione civile, ed è rivolto solo ai lavoratori subordinati con i seguenti requisiti:
- abbiano un'anzianità lavorativa pari almeno ad una settimana;
- abbiano superato il periodo di prova;
- si assentino effettivamente dal lavoro entro 60 giorni dalla celebrazione del matrimonio.
Per chi si sposa all’estero, per beneficare del congedo occorre essere residente in Italia prima del matrimonio ed aver acquisito anche in Italia lo stato di coniugato.
La durata del congedo matrimoniale ha una durata di 15 giorni, a meno che il contratto collettivo, di secondo livello o aziendale applicato non disponga diversamente, da fruire continuativamente a prescindere dalla spettanza e fruizione da parte dell'altro coniuge.
Per ottenere il congedo il lavoratore deve presentare al datore la relativa richiesta con un preavviso di almeno 6 giorni, indicando data di celebrazione e periodo in cui si intende fruire dei 15 giorni di congedo retribuito.
Si segnala, infine, che durante il congedo vengono comunque maturate le ferie.